Il grande evento ANICA, 31° Campionato Nazionale Italiano, nel 2017 porta all’Ippodromo delle Capannelle di Roma, il Cavallo Arabo nelle sue più importanti discipline.
Corse in pista: due corse condizionate, riservate a cavalli psa nati ed allevati in Italia; una per i cavalli di 3 anni e una per i soggetti di 4 anni ed oltre, con un montepremi di € 14.300 ciascuna.
Morfologia: il campionato Nazionale con un montepremi di € 30.000 destinato ai migliori soggetti nati ed allevati in italia.
Endurance: montepremi di € 20.000 da dividere sulle quattro categorie (CEN A, CEN B/R, debuttanti ed esordienti), con i migliori soggetti nati ed allevati in Italia.
L’ANICA, Associazione Nazionale Italiana Cavallo Arabo, è stata fondata a Roma il 12 novembre 1979 ed è stata riconosciuta ufficialmente dalla W.A.H.O. ( World Arabian Horse Organization ) nel 1982, anno nel quale è stato pubblicato il primo volume dello Stud Book (Libro Genealogico) del psa in italia. Iscritta dal 10 maggio 2001 al n°1 del Registro Prefettizio delle Persone Giuridiche di Parma.
Con il riconoscimento della W.A.H.O (nel 1982) e il riconoscimento del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali , con DM n. 21636 in data 19/11/2007 l’A.N.I.C.A. è ritenuta a livello internazionale, l’unico organismo in Italia per la tenuta dello Stud Book (Libro Genealogico) Italiano relativamente al cavallo purosangue arabo (la W.A.H.O. riconosce un solo Stud Book ufficiale per ogni Paese).
Il cavallo arabo puro sangue è il prodotto di secoli di selezione ed uso in condizioni climatiche tanto difficili da consentire la sopravvivenza solo ai più resistenti e coraggiosi. A ciò si aggiunge il fatto che il criterio di allevamento delle tribù beduine è sempre stato di utilizzare i soggetti dotati del massimo di velocità e di fondo e in grado di sopportare lunghissime marce, il cui epilogo, culminava spesso in azioni guerresche ove velocità e ardimento costituivano la semplice differenza fra vivere e morire.
Questo ha significato il cavallo per le tribù arabe nel corso di centinaia di anni. Quando gli Europei cercarono di migliorare le loro razze iniziarono l’importazione dall’Arabia di stalloni con cui incrociarle.
Non esiste purosangue sulle piste di tutto il mondo nelle cui vene non scorra l’85%-95% di sangue arabo.